“Felice a metà” è il nuovo EP di Cassio, un’istantanea musicale a tinte pastello per spiegare concetti che il cantautore livornese ha impiegato una vita intera a capire ed accettare. Tre brani lontani nel tempo ma vicini per l’intenzione, tenuti insieme dal punto di vista dell’artista che vive una vita felice a metà, perché l’altra metà è arrabbiata con il mondo intero per qualcosa che ancora non ha capito.
“Io non lo so – ci racconta Cassio – come si racconta la storia di qualcuno.
Ascolto storie di persone dalla mattina alla sera, in silenzio.
Le storie delle persone sono tutte belle, come dei film con attori bravi.
Per inventare storie ci vuole la presunzione che a qualcuno importi delle cazzate che dico.
Purtroppo non ce l’ho.
Onestamente passo tutto il mio tempo a cercare di raccontare quello che ho dentro io.
E direi con scarso risultato.
È che non saprei proprio da dove cominciare.
Io non sono un cantastorie, se lo fossi lavorerei in chiesa tutte le domeniche.
Io non la so raccontare la storia di qualcun altro.
Una storia non viene raccontata mai in nove minuti.
Tanto meno la mia.
Tanto meno questa.
Ma una storia ve la racconto comunque, con questa canzone che racchiude le mie canzoni”.
Abbiamo incontrato Cassio che ci ha raccontato traccia dopo traccia il suo nuovo EP, una raccolta di canzoni che un po’ si somigliano, che ha il sapore dolce amaro di qualcosa che è bello e malinconico allo stesso tempo, come una crostata, che si porta addosso la noia della vita normale che guarda da dietro un vetro:
PISTOLA
“Pistola” è come un bambino arrabbiato perché lo prendono in giro a scuola, ha i pugni stretti e i lucciconi agli occhi. É come quando mamma mi mandava in camera mia e diceva di andare a letto senza cena. Picchiavo il cuscino e mi crogiolavo nel pianto. In realtà poi tornava sempre a fare pace.
STAZIONE
“Stazione” é una riflessione sulla sanità mentale, non si parla spesso di questi temi e per come sono fatto trovo giusto interrogarmi prima sulla mia di sanità mentale.
AMORE TI ODIO
“Amore ti odio” sono delle scritte sui muri di casa, non so dire se sia una canzone d’amore, di sicuro é una canzone sincera. É l’istantanea di un momento, e visto il momento forse era l’unico modo che avevo di parlare d’amore. Parla di come la vita sia tanto nuvolosa da non credere in un cazzo di niente.
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