DEEP DIVE TRACKS: MARCOVITA – Penultimi Romantici

Nella pista d’atletica del pop italiano, i MARCOVITA esordiscono con il loro primo album “Penultimi Romantici”, un manifesto su come vivere l’amore e la vita al proprio ritmo, senza l’assillo di arrivare primi.
Il disco, proprio come la band, è tutto fuorché monolitico: ogni traccia è una tappa diversa del loro viaggio musicale, un mosaico di sonorità che vanno dall’indie-pop alla musica elettronica, con incursioni nel punk rock e nel funky, senza mai dimenticare l’introspezione delle ballad.

Abbiamo chiesto alla band lombarda di raccontarci tutti i brani che compongono il loro nuovo lavoro discografico, sviscerandoli dal punto di vista dell’autore:

NON LO SO
La canzone descrive uno stato di incertezza e confusione in cui ci sentiamo persi, incapaci di trovare risposte. Il ritornello “Non so cos’è, non so cos’ho, ma come sto non mi va più” esprime frustrazione e insoddisfazione. Si cerca un momento di riflessione e un equilibrio interiore. La canzone si conclude con un’apertura al cambiamento e alla speranza.

SENZA REGOLE
Volevamo scrivere una bella canzone nel giro di do: è il passo che prima o poi tutti i songwriter affrontano, no?. Risultato: a metà brano si modula, cambio netto di genere da pop a neo-soul, flex armonici e arrangiamenti vocali. Per studiarla e provarla in sala prove ci abbiamo messo mesi. Rimane comunque il nostro orgoglio dell’album. Tematiche: non pervenute ma le parole suonano bene.

MA CHE TI CREDI
Se esistesse un sindacato per coloro che hanno lasciato il/la partner, questo brano ne diverrebbe l’inno. Non siamo “stronzi del cazzo senza alcun sentimento”, forse siamo semplicemente più razionali ed incapaci di accontentarci. Soffriamo anche noi ad allontanarci e sappiamo che l’amore a volte è compromesso ma non è abituarsi ad esso.

STARE A METÀ
“Stare a metà” esplora la difficoltà di prendere decisioni e l’equilibrio precario del metà. Si parla di un rapporto in bilico, dove si sopportano amarezze per mantenere le apparenze. La paura di scegliere e rinunciare porta a una situazione di stallo, un passo dalla fine. La canzone sottolinea l’importanza di fare scelte coraggiose per cambiare le cose e non accontentarsi di una vita a metà.

NOI RARI
L’ultimo vero romantico tentativo regalato ad una relazione ormai al termine. L’ho scritta in piena astinenza da sesso (seppur fidanzato…) dopo una notte insonne: quella di San Valentino. Una dedica per chi pensi di amare ma soprattutto a chi ritieni diverso dagli altri.

CINECITTÀ
In un certo momento ho realizzato che i momenti bui ci rendono più umani, ci fanno sentire vivi. Mi accorgo che davvero la mia condizione di vita è l’attesa e la speranza che il pendolo prima o poi torni indietro e passi per i famosi fugaci attimi di gioia. Nel frattempo cerco angoli diversi per guardare le cose e schivare i tuoi “com’è? come va?”.

RITMO
“Ritmo” parla della ricerca di un cambiamento e di un nuovo ritmo nella vita. Il testo suggerisce che spesso desideriamo una vita diversa, ma non siamo disposti a cambiare le nostre abitudini. La canzone invita invece a mettersi in gioco, a cercare nuove strade e a non accontentarsi della situazione attuale. Il ritornello “Sto cercando un po’ di ritmo” sottolinea il desiderio di trovare un nuovo equilibrio e una nuova energia. La canzone è un inno alla positività e alla voglia di migliorarsi.

FRAGILE
Una di quelle canzoni che schizzano fuori dalla penna in 15 minuti. Struggente ballad elettro-pop che racconta la fragilità che mi ha travolto nel lasciare qualcuno e nel fare quel passo indietro che sentivo necessario. Risultato: solitudine e amicizie storiche che piano si allontanavano fino a spezzarsi. Una canzone che ha messo un punto alla mia vita per poter andare a capo.

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