La “Rivoluzione” di AlberiNoi: leggi l’intervista

AlberiNoi è un duo pop di Parma composto da Edo e Bottio: due innamorati della vita vera. Il progetto ruota attorno al concetto di “slow pop living”, dove natura e vita di tutti i giorni rendono straordinario ogni loro viaggio, oltre che la meta. Il sound rimanda al pop internazionale, con testi evocativi e ritornelli da cantare a squarcia gola. Edo e Bottio sanno come trascinare le persone: lo fanno con un’energia pazzesca e totalmente fuori dagli schemi, soprattutto fuori dalla calma piatta della natura di campagna.

Dopo l’uscita del loro EP “Aspetta/Espera”, il 6 giugno è uscito il nuovo singolo “Rivoluzione”. Abbiamo fatto due chiacchiere con il duo parmigiano per scoprire di più sul loro progetto artistico

Ciao ragazzi! Rompiamo il ghiaccio in maniera particolare: scegliete un gesto rivoluzionario della storia che associate agli AlberiNoi.
Probabilmente il gesto di Rosa Parks. Un gesto semplice, quotidiano, eppure potente e rivoluzionario nel suo significato.

Con “Rivoluzione” si può notare un’evoluzione ulteriore del concept rispetto ad “Aspetta/Espera”: dal ritorno alla natura, al portarla nel contesto urbano. Dove nasce questo cambio di rotta e qual è stato il processo creativo nel realizzare il brano?
“Rivoluzione” rappresenta il primo tassello di un nuovo capito. A ben guardare, l’altra faccia della medaglia rispetto ad “Aspetta/Espera”: la natura è sì la nostra principale fonte di ispirazione, ma noi viviamo tutti i giorni la città. Siamo innamorati delle sue strade, i suoi colori, le sue vetrine ed i suoi bar. Per questo brano, dopo un iniziale lavoro insieme al nostro amico Gan, abbiamo avuto l’onore di poter collaborare con una grande professionista come Marta Venturini, che ha reso il pezzo quello che è.

 


In un rapporto fatto di alti e bassi, come si trova l’equilibrio per affrontare il mondo e diventare protagonisti di una vera e propria rivoluzione?
Siamo grandi fan della quotidianità e del saper cogliere la bellezza nelle piccole cose. Ogni grande rivoluzione inizia con un primo piccolo passo. Detto così sembra semplice, ma si tratta della cosa più difficile da fare.

“Non ti posso dire che tutto sembra andare e che troverai un senso a tutte le parole; perché il mondo poi ti guarda e ti manda a fanculo”. Uno dei punti cardini del brano è proprio questo: può accadere la qualunque, ma alla fine riusciremo insieme ad essere quiete nella tempesta, a irrompere con la nostra rivoluzione.
In che modo significativo possiamo dire che “siamo ancora essere umani” nella vita di tutti i giorni?
Probabilmente uscendo dall’indifferenza e dall’apatia. Siamo una società sempre più connessa eppure sempre più isolata. Il famoso piccolo passo di cui prima, noi crediamo debba essere fatto verso le persone, a partire da quelle che ci stanno vicine.

 

Vorreste lasciarci un messaggio finale per concludere?
Ascoltate la musica che vi fa stare bene e che vi permette di evadere, non quella che vi impone l’algoritmo. Speriamo che la nostra canzone possa esservi d’aiuto.


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