Il protagonista del brano si muove con il proprio strumento musicale, rispondendo alla chiamata della cumbia, una musica che unisce il corpo e l’anima. Un inno alla potenza trasformativa della musica, capace di creare legami autentici e abbattere le barriere tra i musicisti.
“Cumbia de Guardistallo” non è solo il risultato di un esperimento musicale, ma una dimostrazione tangibile di come l’arte possa creare uno spazio inclusivo dove ogni musicista può esprimersi e contribuire: la canzone è il frutto di una residenza artistica sperimentale organizzata dall’associazione Haccade! nel borgo di Guardistallo (PI), un progetto che ha coinvolto musicisti con storie e sensibilità diverse insieme a musicisti professionisti.


La “Cumbia de Guardistallo” è un esempio di come la musica possa essere uno strumento di trasformazione sociale, unendo musicisti con vissuti diversi in una celebrazione collettiva. Ogni nota è un invito a vivere il momento presente e a riscoprire la forza della comunità attraverso il potere della musica.