LAMIA: ROMA, GUILLERMO DEL TORO E IL NUOVO SINGOLO CON GEMITAIZ

Tra barre rap che richiamano l’iconicità del passato e la freschezza del presente insieme all’estetica e alla bellezza del sampling e del boom bap, ritorna l’astro nascente del rap italiano Lamia con il suo nuovo brano, 3k, con una collaborazione di grande rilievo che vede la partecipazione di Gemitaiz e Ion.

Esercizio di stile e di realness che fanno emergere un Lamia pronto a raccontare e raccontarsi, all’interno della bellezza e delle sfaccettature di una Roma contorta quanto salvifica, patria di una scena musicale poliedrica che ha la street credibility come protagonista.
Abbiamo incontrato il rapper romano e ci siamo fatti raccontare di più sul suo nuovo singolo:

Che rapporto c’è tra ‘’Regazzino’’ e ‘’Lamia’’?
Lamia e Regazzino sono semplicemente due momenti di un processo evolutivo, Lamia è il risultato di tutto ciò che Regazzino ha imparato con il tempo, ovviamente influenzato parallelamente dalla mia vita personale.

Com’è nata la collaborazione con Ion e Gemitaiz?
Ho conosciuto Gemitaiz nel backstage di un live di Guè dove sono andato insieme a Ion. È stato quest’ultimo a presentarmi a Gemitaiz, ma la collaborazione tuttavia è nata successivamente, quella sera ci siamo limitati a fare conoscenza e a divertirci con tutti i presenti all’evento.

Quale è stato il processo creativo per la realizzazione del brano?
L’idea del brano è venuta piu avanti, è stato Ion a propormelo e visto che lui e Gem hanno un bel rapporto ha pensato lui a contattarlo e a organizzare tutto.
Io e Ion abbiamo registrato a Roma e in seguito Gem ci ha mandato la sua strofa lasciandoci molto soddisfatti. Era un po’ che avevano il brano in cantiere ed è una gran soddisfazione poterlo finalmente condividere con tutti.

Veri e propri esercizi di stile in una canzone dove spiccano la tecnica e la metrica. A quale barra del testo ti senti più legato o che senti che possa rappresentare di più ciò che vuoi esprimere?
“Fatti un giro nei miei sogni, è The Cabinet of Curiosities”
Sicuramente una delle barre che preferisco, oltre all’aspetto tecnico e alla citazione che reputo molto particolare, rappresenta a pieno l’identità di Lamia. La serie di Guillermo del Toro è una raccolta di storie horror e la barra fa riferimento proprio alla parte “scura” che caratterizza la mia musica, dando l’idea di una personalità introversa e tormentata che è proprio ciò che ha dato vita a Lamia.

Dentro ‘’3k’’ c’è molto di Roma, nel testo e nelle vostre storie. Come trovi la scena musicale, in particolare quella legata al rap, nella città eterna?
A Roma la scena è sempre stata molto sezionata, composta da molte piccole realtà che però non si sono mai unite a creare qualcosa di piu grande.
Ultimamente le cose credo si siano iniziate a smuovere, forse anche a causa dell’assenza di una vera e propria scena romana in questo momento. Ci sono molti emergenti validi e spero che la mentalità possa gradualmente cambiare per arrivare a quell’unione che darà vita ad un panorama romano solido e forte.
Velatamente c’è un messaggio inerente anche nel progetto “3k”, oltre ad unire tre artisti che appartengono a tre generazioni e tre realtà diverse, nel il video abbiamo riunito persone di tutte le età e di tutte le etnie, con stili e posti differenti tra loro che però hanno in comune la nostra città. Il messaggio è proprio questo, Roma è una città varia, come le persone che la abitano, e bisogna creare unione.


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