Don’t Fuck With Us è un’odissea sonora nata durante la quarantena, quando il trio Rampa, Mattia e Anton inizia a sperimentare con synth, loop e prime rime. Fondendo hip-hop, jazz e funk, ispirati da Sangue Misto e Robert Glasper, creano una sinfonia urbana, incarnando l’energia e la diversità della scena musicale romagnola.
Orientarsi è sempre difficile, ma a volte si può trovare la strada giusta anche in un complesso groviglio di sensazioni: questa la meta verso cui punta il nuovo singolo dei Don’t Fuck With Us, “Quello che mi resta”. In un brano rap che unisce una scrittura complessa a suggestioni R&B e jazz, la penna e i suoni si mescolano alla perfezione creando un connubio carico di emotività in cui perdersi: in un vero e proprio flusso di coscienza, le immagini suggerite dal testo scorrono come osservate da una finestra, laddove ogni cosa osservata dall’alto diventa parte di un sistema intricato e difficile da comprendere. Una canzone che “cattura l’essenza dell’auto- riflessione e della crescita personale attraverso versi intensi e introspettivi” che puoi ascoltare oggi in anteprima esclusiva su Save The Tape:
“La canzone – raccontano i DFWU – cattura l’essenza dell’auto-riflessione e della crescita personale attraverso versi intensi e introspettivi. Racconta la storia di un individuo che affronta le sfide della vita con sincerità e determinazione. Attraverso una serie di versi profondi ed emotivamente carichi, esplora il concetto di accettare se stessi, imparare dagli errori e trovare la forza interiore per andare avanti. Con un ritmo coinvolgente e un testo toccante, questa canzone è una guida per coloro che cercano di trovare il proprio cammino nella complessità della vita moderna”.
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