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ASCOLTA IN ANTEPRIMA “584”, IL DISCO D’ESORDIO DI CRANÌA

Cranìa è una cantautrice che ha le montagne negli occhi. La sua voce è rotta e si fa strada scavando tra crepe di parole fragili, ma è in superficie che trova la luce su ritmiche morbide, intrecci elettronici e melodie ariose. Una luce pronta a lasciare il segno.

tutte le foto: Giulia Casarin


584 sono i giorni che Venere impiega per portarsi in congiunzione con il Sole, prima di sparire.
Per questo motivo “584” è il titolo del disco d’esordio di Cranìa, un lavoro che sorprende per maturità e stile in uscita domani (19/01) per Costello’s Records e che oggi vi presentiamo in anteprima esclusiva.

“584” è un disco notturno che, come Venere, sa brillare e nascondersi: il nuovo album si muove su una linea temporale tutta sua, animata da una cassa dritta e da coperte elettroniche di synth che, simili a nuvole in movimento, decidono quando far trapelare la luce o quando lasciare spazio al buio. Al di sopra di tutto una voce roca che graffia le parole, dando loro corpo e mistero. Sembra lo sguardo quando si spinge verso gli angoli nascosti del cielo.
Buon ascolto:

“Tutto prende vita dal rumore di un treno – racconta Cranìa – La guida in questo viaggio è Venere, il pianeta della bellezza, che per me corrisponde alla musica. Qui la voce rotta, ma tagliente, si fa strada tra suoni ambient, code elettroniche e voli testuali. Tra i binari ci si imbatte in stelle, buio, muri, mancanze che diventano presenze, dettagli che sembrano istantanee. 584 sono i giorni che Venere compie per riportarsi in congiunzione con il Sole. 9 sono le tracce che la musica impiega per completare l’orbita. 584 è desiderare, come suona il brano “Nuovo memo 584”, che gli occhi brillino sempre di questa luce, questo fuoco che brucia quanto il Sole”.

Cranìa è una cantautrice che ha le montagne negli occhi. La sua voce è rotta e si fa strada scavando tra crepe di parole fragili. Ma è in superficie che trova la luce su ritmiche morbide, intrecci elettronici e melodie ariose. Una luce pronta a lasciare il segno.

Il nuovo disco “584” è stato scritto da Francesca Cominassi, composto da Francesca Cominassi e Mirko Bruno, prodotto e mixato da Federico Carillo, masterizzato da Giovanni Versari.


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