CUPIDO EMO SPAZIALE è il debut album degli UFO BLU, una storia di infelici amori mitologici tra fauni, ninfe, Circe e Venere, viaggiando a bordo di una navicella a gravità zero. Il nuovo disco racconta la rabbia di non poter lasciare il luogo in cui si vive per inseguire l’anima gemella o un sogno, come in qui romanzi di formazione in cui si cresce senza soffocare il bimbo dentro ognuno di noi.
Noi, che come gli UFO BLU non riusciamo a crescere senza soffocare il bambino che c’è in noi, ci siamo fatti raccontare il nuovo album direttamente dal gruppo bergamasco, traccia dopo traccia:
Ladri di bici:
Tante canzoni d’amore parlano di quanto sia difficile essere lasciati. Io ho voluto scrivere di quando si lascia e si vive il dubbio di aver fatto la scelta giusta. Chiudere una relazione è come un lutto scelto. Quando il tuo partner scompare dalla tua vita ci si ripensa spesso e il sesso sa essere uno dei ricordi più piacevoli. Di questo e di un triste autoerotismo parla “Ladri di bici”.
Spirali:
“Spirali” è andare in macchina fino a Venere. Trovare un parcheggio tattico dove fare l’amore senza gravità. Dopo aver fatto gioielli di baci, tornare coi piedi sulla Terra e ricordarselo per sempre.
Nord Europa:
Ho scritto “Nord Europa” per rabbia. Vivere in una città che non da stimoli porta ad una noia viscerale e al desiderio di scappare. Il fumo e l’alcol sono dei piccoli tentativi di fuga dalla monotonia e a volte si prova invidia per chi è potuto partire. Nel brano non si trova una soluzione a breve termine. L’unica via di fuga è costruirsi un’occasione per scappare lavorando sodo. Per UFO BLU la speranza sta nell’università, anche se l’Italia non sembra più la destinazione.
2017:
“2017” è uno dei primi brani scritti da UFO BLU in assoluto. L’ho scritto ricordando la mia prima relazione, pensando a tutte le difficoltà che si hanno a quell’età in cui la fine dell’adolescenza è vicina. È forse uno dei brani più emo dell’album. Parla dell’alcool, delle sigarette e della “palestra” del primo amore che è destinato ad estinguersi per cercare novità e se stessi.
Nn mi parlare nn mi stressare:
“Nn mi parlare nn mi stressare” è una richiesta di sostegno. A volte si è troppo orgogliosi per chiedere aiuto, ma ci farebbe bene. È una canzone scritta per mettere le cose in chiaro e ripartire, forse partire e basta, senza guardarsi indietro, verso nuove direzioni.
Circe:
Ho scritto “Circe” quando, mentre rileggevo delle parti dell’Odissea, ho perso la testa per una donna. Non una qualsiasi ragazza della porta accanto come la Penelope di Ulisse, ma per una sirena, per una strega come Circe. Da bravo Ulisse mi sono avventurato nel suo mondo, con tutto il corpo e tutta la mente.
Cresci bambino:
“Cresci bambino” racconta i primi passi verso l’età adulta e la costante lotta generazionale, combattuta gridandosi dentro e bevendoci sopra. La chiave mentre si cresce è lasciare spazio al bimbo curioso che c’è in noi, pronto a stupirsi e che può essere per sempre il nostro motore creativo ed emozionale.
Polvere:
Per un periodo ero in fissa con “Se bruciasse la città” di Massimo Ranieri. Però io volevo rendere più grave il senso del messaggio, volevo che entrambi gli innamorati bruciassero e alla fine le loro ceneri si raggiungessero. Così ho fatto. Dentro la canzone c’è un incendio di sintetizzatori molto dolce dal retrogusto amaro. Anche se parla della morte è la canzone d’amore più dolce dell’album, la ballad di UFO BLU.
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