Anticipato dai singoli Tiramisù e Faccio Fuori L’estate, Lùghe è l’EP d’esordio delle cantautrice sarda Viò. Ce lo siamo fatti raccontare traccia dopo traccia.
Un lavoro di cinque tracce per urlare al mondo il bisogno di lasciare alle spalle tutte le insicurezze che minacciano il proprio percorso, mentre con coraggio si prosegue nel cammino per ritrovare se stessi.
Il termine “lùghe“, che in dialetto sardo significa “luce“, vuole infatti descrivere il momento in cui si fa pace con il proprio io, quell’attimo in cui si ritrova la pace dei sensi e si accettano con sollievo le condizioni del proprio essere.
Lùghe coniuga sonorità di chiara ispirazione r&b con testi che richiamano l’antica tradizione sarda, permettendo alla voce di Viò di risaltare, proprio come la sua terra d’origine ed il mare, che nello specifico rappresenta il posto migliore per evadere e per rigenerarsi.
TIRAMISÙ
“Tiramisù” è il primo pezzo di Lùghe che ho scritto; è nato in maniera spontanea nel piccolo studio di camera mia. Ricordo di aver messo in play un type beat e di aver cantato la prima strofa one-take come se l’avessi scritta e ragionata da mesi, lì ho capito che avevo qualcosa da esternare. Il giro di chitarra di Nader Ismail, che si ripete in loop per tutto il pezzo, ha un ruolo fondamentale in questo singolo. Il lavoro e l’esperienza di gheesa è stato importante per dare movimento al pezzo e creargli anche un’impronta espressiva definita.
FACCIO FUORI L’ESTATE
“Faccio Fuori L’estate” fino a una settimana dall’uscita non aveva un nome, è rimasta salvata “Boom” in ogni progetto. Aveva già un’impronta molto afrobeat fin dal primo provino e una melodia nel ritornello che rimandava tanto alle influenze della mia tradizione sarda. I suoni elettronici di gheesa sono così presenti e incisivi da farti venire voglia di ballare, e danno molta più enfasi al legame viscerale con la mia terra, in cui desideravo trovarmi proprio nel momento in cui l’ho scritta.
ASTRONAVI
“Astronavi” è stata scritta con gheesa in un pomeriggio del lungo lockdown. Come qualsiasi altra persona nel mondo in quel momento avremo voluto “un biglietto per dovunque” e questa canzone è stata il nostro viaggio quel giorno. La melodia quasi sussurrata dà un senso di leggerezza, come stare senza gravità, senza regole, e allo stesso tempo la produzione di gheesa dà carattere al pezzo e ti fa venir voglia cavalcare l’onda.
A GANA MALA
“A Gana Mala” è il primo pezzo in cui ho provato ad unire una musicalità moderna con quella che è la mia tradizione sarda, a partire dalla lingua fino alle influenze della musica folkloristica. Quando sono arrivata a Milano lavoravo al bar per pagarmi gli studi, e mi sono imbattuta molto spesso in luoghi comuni sulla Sardegna, mi sembrava divertente scriverci una canzone. gheesa ha fatto una produzione su questo pezzo abbastanza da club, con una struttura musicale che parte minimale, carica nel pre-ritornello e si riempie nel ritornello con una cassa imponente che non ti fa stare fermo.
NOTTE VIOLA
“Notte Viola” è nata quando il mio carissimo amico Riccardo Casula, che mi conosce ormai da più di dieci anni, mi ha chiamata per dirmi che aveva scritto qualcosa per me. So bene che ha una penna incredibile, ma è stata una bella sorpresa riconoscersi nelle parole scritte da un’altra persona. Abbiamo arrangiato tutto il pezzo in studio con gheesa che ha dato una linea più verso il pop alla strumentale, lasciando comunque la sua firma con dei suoni elettronici sempre molto asciutti e inconfondibili.
Pingback : "CUPIDO EMO SPAZIALE": IL FUTURE POP DEGLI UFO BLU - Save The Tape