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“MANTISTECH VOL. 2”: BALLARE CON IL NOSTRO DOLORE FINO AD ESORCIZZARLO

MANTISTECH VOL. 2” è il nuovo EP di MANTIS & xx.buio, una cassa dritta per ballare tutta la notte insieme al nostro dolore, fino ad esorcizzarlo. Ce lo siamo fatti raccontare traccia dopo traccia.

tutte le foto: Giorgio Cassano

MANTISTECH VOL.2 è un viaggio tra suoni cupi e sperimentali nel buio di una notte illuminata solamente dai neon dei club, mentre le danze diventano sempre più frenetiche e spasmodiche, come forma finale della propria perdizione, quando i propri demoni non tardano a farsi vedere. MANTIS e xx.buio affrontano temi interpersonali in un momento di festa in cui è la cassa dritta a diventare la protagonista.

Per capire come riuscire a ballare insieme al nostro dolore, MANTIS ci ha raccontato il nuovo EP traccia dopo traccia, prima che gli chiedessimo consigli sugli ascolti utili per esorcizzare i nostri demoni.

IPERNOTTE è la danza macabra che apre il disco. Parla di una spirale di autolesionismo consapevole dalla quale è molto difficile uscire e ti fa capire subito dove andremo a parare per tutto l’ascolto di MANTISTECH VOL.2. È molto importante per me, l’ho scritta in 10 ore precise perché volevo assolutamente finirla ed esorcizzare come mi sentivo al momento. L’idea l’avevo già da un po’, xx.buio in un paio d’ore è riuscito a farmela tirare fuori.

ADRENALINFA è stata una delle prime tracce ad essere realizzata. Ai tempi era un periodo estremamente noioso e confuso della mia vita, xx.buio ha inviato una demo della base e mi sono innamorato. Ci ho messo un po’ per esprimere come mi sentivo, perché volevo parlare della noia in maniera molto ironica ma anche seria, non so se mi spiego.

MASSIVA è nata in modo molto naturale in un paio di giorni. Volevamo fare qualcosa che comprendesse altri tipi di ritmi oltre la techno ed è una delle tracce che amo di più. Parla di compensare male le proprie sofferenze, ma anche dell’esserne consapevole.

IRA è stata una delle tracce che mi ha preso più tempo per il testo. Quando xx.buio mi ha mandato il prototipo della base, sapevo che le avrei dovuto dedicare una sensazione particolare come quella della rabbia. Infatti la canzone esprime in vari modi l’avere a che fare con la violenza: esserne consumati, cercare modi per non sentirla, usarla come arma per reagire.

CHIMERATEK FAMELICA è la cosa più vicina al prossimo passo che voglio fare come artista. Volevo esattamente che la sensazione di pressione sociale e personale venisse descritta da un ibrido (una chimera, appunto) che fosse prima martellante e poi emotivo. La prima parte l’avevo scritta già da mezzo anno, la seconda è venuta tutta fuori in qualche ora di studio con xx.buio.

KASHKA, LA TENEBRA è stato il nostro primo passo verso la sperimentazione. Ci siamo divertiti molto nel farla e oserei dire che è la più “pittoresca” del disco, varia molto. È grazie a lei che abbiamo deciso di aggiungere le chitarre ad alcuni pezzi. Parla della romanticizzazione della propria parte più oscura, sotto forma di creatura antica e mascherata: chiunque può vedere se stessə sotto forma di Kashka ogni tanto.

Scopri la playlist creata da MANTIS & xx.buio per esorcizzare i demoni:

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