I Deleted Soul sono tornati con Diamond, il nuovo singolo uscito il 10 settembre per Elastica Records.
Dopo Secret In A Hole (di cui vi avevamo parlato qui), Le mirage du passage e Oblivion, il collettivo capitanato dallo storico producer Tuzzy e che, tra gli altri, vede al suo interno musicisti quali Pier Paolo Polcari (produttore degli Almamegretta), Riccardo Onori (chitarrista di Jovanotti), Andrea Torresani (bassista di Vasco Rossi) e Marco Zampoli (voce e chitarra dei Flame Parade), torna sulle scene con un nuovo brano che porta avanti il percorso che li accompagnerà alla pubblicazione del loro secondo disco.
Un percorso caratterizzato da un sound particolare, in cui l’elettronica si arricchisce di nuove sfumature a cavallo tra dub e house, e da un’attenta riflessione concettuale sul rapporto tra l’uomo e la natura che è alla base anche di questo nuovo brano.
“I want to see the space when the stars are gone, I want to see the clouds when the wind is gone” in contrapposizione con “Finally we came for another Lord: the diamond. Hear the sound that makes the town”.
Da un lato lo spazio naturale, quello delle stelle, del cielo e dei respiri (e dello studio immerso nei boschi in cui il collettivo si è ritrovato per comporre e registrare), dall’altro il suono della città.
È come se con questa canzone i Deleted Soul uscissero dalla loro tana nel bosco, dal loro rifugio, per affacciarsi alla città dell’uomo e osservare le sue dinamiche isteriche votate alla ricerca del successo e del potere.
Ma se il diamante del titolo definisce proprio l’aspirazione alla ricchezza materiale, i veri diamanti per i Deleted Soul sono ben altri.
Sicuramente i dischi e i film sono tra quelli più pregiati.
Parlando con loro di questo aspetto, abbiamo pensato di fare un gioco: abbiamo chiesto loro di proporci tre esempi in cui il “diamante-musica” ha reso prezioso e luccicante il mondo del cinema.
Eccovi i consigli dei Deleted Soul: tre colonne sonore da non perdere assolutamente.
1997: Fuga da New York
Lo strepitoso John Carpenter compone una colonna sonora fondamentale a cui tutti i producers attingeranno negli anni a seguire.
Suspance emozione e paura, tutto riassunto in una track-list di 29 brani eccezionali
C’era una volta in America
Ennio Morricone compone la colonna sonora perfetta. Poco da aggiungere, la pellicola è totalmente calibrata con le musiche. In questa raccolta di brani il Maestro dimostra tutte le sue doti. Ovviamente vi consigliamo di approfondire ogni sua colonna sonora e composizione.
Abbiamo scelto questa per la sua potenza e la forza del suo minimalism
Jack Frusciante è uscito dal gruppo
Un altro tipo d’approccio alla stesura della colonna sonora di un film.
In questo caso Enrico Brizzi decide di unire tutte le musiche di una generazione. Missione compiuta! Guardi il film e se a un certo punto chiudi gli occhi puoi visualizzare un’intera generazione che ha rivoluzionato la musica negli anni Novanta.