“Comm’a primma vota” è il nuovo singolo di Rayo, Gyuse e David Seppia per Future Artist, distribuito da Artist First.
Si chiama “Comm’a primma vota” il nuovo singolo di Rayo, Gyuse e David Seppia, tre giovani artisti che, grazie a tre stili perfettamente amalgamati, declinano l’amore in italiano, napoletano e siciliano, dando subito un messaggio forte e preciso.
L’intento del progetto, come quello della loro etichetta Future Artist (che con questo singolo festeggia i suoi due anni di attività) è chiaro: Rayo, che si muove tra rap e trap, Gyuse, più vicino a sonorità hip-hop e R&B, e David Seppia, di stampo indie-pop, uniscono le loro esperienze per tentare di rispondere alla domanda “Ammore ammore, ma chi l’ha ‘nventata chesta parola?”, dando vita a un brano che mette da subito in luce la loro spiccata creatività.
Tre artisti e tre modi differenti di declinare l’amore e approcciarsi alla musica: “Il nuovo singolo tratta delle prime volte, quelle che non si scordano mai – ci racconta Rayo – come la mia prima sbronza a 17 anni, quando conobbi una ragazza di nome Felicia. La prima cosa che notai subito di lei furono i suoi occhi, come se qualcosa o qualcuno in quel momento mi avesse toccato l’anima. E c’è un’altra prima volta che Ciro Brignola, in arte Rayo, non scorderà mai: “la prima volta che ho cantato – ci dice – avevo avevo 13 anni ed ero nella mia stanzetta che tutt’ora chiamo studio, il brano era “Feeling Good’” di Nina Simone. É lì, proprio nella mia stanza, che sono me stesso e lavoro con creatività ai nuovi progetti”.
È sempre quella sua stanzetta che ha ispirato Rayo a scrivere Comm ‘a primma vota, il nuovo singolo che ci dice rappresentare “il mio desiderio di rivivere all’infinito la mia prima storia d’amore importante. È stata un’esperienza che mi ha arricchito sia professionalmente che umanamente, lavorando come se fossi a casa tra fratelli“.
David Seppia, cantautore siciliano classe ’96, cnonostante una prima volta con uno strumento nemmeno accordato, ci dice che “Cuamu a prima vuata” è un concetto che prevale in ogni cosa della vita. Io l’ho voluto esprimere in chiave personale, riassumendola in “noi come ieri siamo oggi”, infatti qualsiasi sentimento può ritrovare la fiamma e rinnovarsi nel tempo. Si può intuire dalle mie risate all’inizio del brano, il mio divertimento nello scrivere un paio di barre con i miei compagni di viaggio e una punta di palermitano per ricordare la mia provenienza”.
La sua prima volta? “fu molto futile, incredibilmente infantile, che ovviamente non ebbe un seguito, però mi ha segnato il ricordo di poterlo ripetere per trovargli un senso”
Gyuse (all’anagrafe Giuseppe Di Martino, classe ’98) ci parla di come il suo primo giorno di scuola abbia coinciso con il suo avvicinamento alla musica: “Ricordo che non volevo staccarmi dalla gamba di mia mamma fin quando non venne la maestra dicendomi che stavano facendo un concerto nell’atrio. Andai con lei e ricordo ancora la canzone: Girasole di Giorgia“.
Ad avvicinarlo al canto, invece, sono stati un karaoke e un cd degli 883.
Rispetto a “Comm’a primma vota”, di cui in questo articolo abbiamo voluto approfondire il significato, facendoci raccontare alcune delle esperienze rilevanti per i tre artisti focalizzandoci proprio sul titolo, Gyuse conclude sottolineando il fatto che questa collaborazione gli abbia dato conferma del fatto che “la musica fatta con una chiara identià passa contaminarsi con moltitudini di generi mantenendo la propria veriditicà”.
Pingback : Il coraggio di raccontare la realtà: intervista a F.U.L.A. - Save The Tape