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Aestethic Chaos: le ansie, le paure e la rivincita personale di Diego Random

Diego Random ci ha raccontato Aestethic Chaos, il suo nuovo EP uscito lo scorso 23 aprile su tutte le piattaforme digitali

Anticipato dal singolo Fulmini, Aestethic Chaos è il nuovo EP di Diego Random, interamente prodotto da DeadlyCombination.
Si tratta di un progetto molto personale, attraverso cui l’artista si prende una rivincita nei confronti di quelle ansie e quei demoni che prima lo abbattevano, ma con cui ora riesce a convivere.

Aestethic Chaos, il tuo nuovo EP, è uscito il 23 Aprile.
Come ti senti? Come sta andando a livello di feedback?
Sono molto soddisfatto, essendo un progetto su cui ho lavorato parecchio. Non vedevo l’ora uscisse. Io con la mia musica ho un rapporto molto “fisico”, sto male se poi non esce quindi pubblicare questo EP per me è stata una liberazione. Sto ricevendo molti feedback positivi e son contento.

Ci puoi spiegare il concetto dell’Aestethic Chaos, che dà il titolo al progetto?
Il titolo nasce ad EP già assemblato. Aesthetic Chaos rappresenta un connubio bene/male: si tratta di trasformare momenti bui, di depressioni e malessere e convertirli in qualcosa di positivo, tramite l’arte e la bellezza. C’è una componente caotica nel progetto, ad esempio in molte liriche, ma magari sono accompagnate da una sonorità più leggere. Un esempio è il singolo Valanghe, uno dei più rappresentativi dell’EP

Tu sei di Torino. Senti un qualche gap nel diffondere la tua musica, rispetto ad altre città come può essere per esempio Milano? A Torino com’è la scena rap/musicale?
Prendo in prestito le parole di artisti più grandi di me: a Milano ci vai per lavoro. Da emergente, tralasciando il periodo covid, devo dire che a Milano è più facile trovare eventi e serate e possibilità di fare live. A Torino magari ci sono stati problemi, mi auguro che dopo questo periodo migliorerà la situazione. Io sono molto critico su me stesso, penso che devo meritarmi le cose passo dopo passo. Prima devo prendermi la mia città, Torino, e poi guardare fuori.

In questo periodo appunto è più difficile fare musica, soprattutto per un emergente non essendoci possibilità come live. Tu come la stai vivendo?
La sto prendendo positivamente. Non mi sta pesando troppo la mancanza di live, comunque anche prima non erano il mio principale modo di diffondere la mia musica. In questo periodo cerco di far uscire più musica che posso per farmi conoscere, non voglio stare fermo. In questo modo spero di riuscire a macinare abbastanza da far sì che quando si ristadilizzeranno le cose, io sarò pronto.

C’è un artista che per te è una grande ispirazione e con cui sogni di collaborare?
Io ascolto veramente tantissima musica, ma devo dire che a livello italiano un artista che ti direi potrebbe essere Salmo. È un artista a 360° e io cerco di fare lo stesso. Curo tutta la direzione artistica anche dei miei video, voglio essere completo e mettere del mio in ogni aspetto anche nelle cose parallele alla mia musica.

Progetti futuri?
Calcola che per me questo EP è già antico, sto già pensando a nuove uscite. Stiamo sperimentando altre sonorità e facendo tanta nuova musica, qualcosa di diverso già da questo EP. Non sappiamo quando uscirà e con che modalità, ma stiamo lavorando tanto e l’importante è che ci sia un salto di livello

Per concludere ti chiediamo una playlist dei brani che più ti ispirano in questo momento