Hai detto cinepanettoni? Pi-po-po-po …!
Esattamente! Ma questo non sarà il solito sproloquio su quanto trash sia presente in queste tipologie di film. D’altro canto, cosa ci si poteva aspettare da riproduzioni cinematografiche nelle quali l’espressione cul-de-sac è stata utilizzata al solo scopo di far esclamare al più brillante presente in sala: “ah, ha detto culo”.
In questo periodo di pandemia, a fronte del Natale complesso che ci attende, abbiamo poche certezze. Una di queste, nel bene e nel male, sono i cinepanettoni. Con Natale su Marte, la coppia De Sica – Boldi batte un altro colpo dei suoi.
Questo a noi interessa poco, non siamo qui a parlare di cinema. Eppure al di là delle citazioni ormai mainstream, facenti parte della cultura anni ’90/’00, i cinepanettoni raccontano anche dell’evoluzione del mercato musicale, nella sua eccezione strettamente di massa.
Dai pezzi dance dei tardi anni ’80, per giungere, sino al pop più commerciale che attraversa i decenni appena trascorsi. Tormentoni estivi rivitalizzati, furbate pubblicitarie e album di debutto che a raggi x svelano l’evolversi del gusto, tutto italiano, dello spettatore medio.
Scatman World – Scatman John Vacanze di Natale ’95 – 1995
A parte che il pezzo di per sé è un’ottima canzone dance, ma diciamolo: non esiste niente di più evocativo di questo brano per ricondurre la nostra fantasia ai danni celebrali provocati da De Sica e Boldi.
La discesa della morte, che per noi sarà quella di guidarvi nell’esplorazione delle colonne sonore dei cinepanettoni, è forse la sequenza di scene meno volgari e stupide di tutti i film della coppia.
Una rarità. Contando sul fatto che il brano è il trampolino di lancio di Scatman verso il grande pubblico – uscito proprio il 19 giugno del 1995 – è impossibile non considerarlo una scelta scontata e necessaria.
Tant’è vero che è piazzata lì a rendere il tutto indelebile, ma con un legame nullo rispetto alla scena. Il talentuoso musicista jazz e paroliere statunitense, si rivela un esempio per il futuro: con grandi capacità, basta unire dei pezzi e si arriva a successi musicali planetari. Semplicemente perfetto.
Played A Live – Safri Duo
Merry Christamas – 2001
Una chicca per gli amanti del club. Quando senti questo pezzo, l’armardio di Narnia ti porta improvvisamente negli anni ‘00. Suona proprio così: di codici delle suonerie copiati sul 3330, di musica da ballare che poteva sembrare banale e scontata, ma che oggi viene rimpianta.
Brano contenuto in Merry Christmas. Film che si chiamava così perché, per quanto facessero tutti i progressisti, Natale ad Amsterdam sarebbe stato troppo scabroso. Tra parentesi, questa non è la colonna sonora, ma il pezzo che suona la notte nello strip club dove Enzo Salvi e Massimo Boldi decidono di fare quello che sicuramente l’italiano medio in vacanza non farebbe ad Amsterdam…
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Asereje – Las Ketchup
Natale sul Nilo – 2002
Qui si tratta di uno dei veri e propri tormentoni estivi infiniti. Brani che ti sfiancano e ti consumano fino a capodanno prima di svanire nella bolla delle compilation del festivalbar. Eppure, stavolta qualcosa è andato storto, talmente storto che Asereje è la colonna sonora pure del trailer del film. In classifica intanto il brano sta lentamente scendendo. Ma con un ultimo colpo di coda, ci si para davanti in pompa magna, presentandoci i vari protagonisti con dei costumi orrendi intenti nel balletto che ha reso le Las Ketchup un ricordo vivido nella mente di tutti i nati a cavallo tra gli anni ’80-’90. Era il lontano 2002. Il film venne doppiato e distribuito in Spagna e, visti i noti legami tra le sorelle e le case di produzione, non mi stupirei se dietro ci fosse un’attenta mossa di mercato da parte di Neri Parenti e co.
Mundian To Bach Ke – Panjabi MC Natale in India – 2003
Sfatiamo subito il mito. Panjabi MC è indiano solo d’origine, essendo nato a Coverty. In più, anche il video originale è girato in Malesia.
Dunque, ancora colonna sonora di uno dei film record di incassi del periodo natalizio. Ecco questo è il classico caso di un bel pezzo mutilato dalla faccia dei Fichi d’India e compagnia bella. La canzone, di per se, non conoscerla è un delitto. Si tratta di una canzone coraggiosa per i suoi tempi, che non a caso ha riscosso un buon successo in tutta Europa. C’è addirittura un ramake versione indiana, fatto anni dopo. Decisamente una canzone che è rimasta impressa nel tempo.
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