8 marzo 2020. Mentre un’Italia in piena emergenza stava affrontando una delle prove più dure dal dopoguerra, nella mia cameretta una piccola – e personale – luce in fondo al tunnel sembrava essersi fatta spazio tra ansie e preoccupazioni. Arca annuncia l’uscita del suo quarto album in studio, KiCk i, pubblicato dalla label XL e che vedrà la luce venerdì 26 giugno.
Da quell’annuncio i mesi sono pressoché volati e oramai manca meno di una settimana all’uscita dell’album, ma prima di parlarvi di cosa possiamo aspettarci dall’artista venezuelana, cercherò di riassumere in poche righe chi è Arca nel caso ancora non lo sapeste (MALE, ma possiamo rimediare).
Alejandra Ghersi, nata Alejandro Ghersi e conosciuta con il nome d’arte di Arca, è una produttrice, cantautrice, disc jockey e performer venezuelana. Oltre ai suoi tre album— Xen (2014), Mutant (2015) e Arca (2017) — Arca ha contribuito come produttrice al lavoro di artisti come Björk, Kanye West, FKA twigs e Kelela. Insomma, non proprio pizza e fichi. Nel 2013, mentre si destreggiava tra produzioni e composizioni per alcuni brani di Yeezus, Arca rilascia su SoundCloud il suo primo mixtape ufficiale &&&&&; progetto che includeva anche una performance audio-visiva a fianco di Jesse Kanda. Non ancora soddisfatta, nello stesso anno esce l’EP2 di FKA twigs, per il quale Arca assieme a Liam Howe produce e co-scrive interamente.
Pochi anni più tardi Arca passa all’etichetta discografica XL Recordings e rilascia Piel – singolo di lancio del suo terzo disco in studio, Arca, acclamato dalla critica musicale e inserito tra i migliori album usciti in quell’anno. Nonostante una vita ricca di successi, la sua infanzia è stata tutt’altro che fatata. Arca la descrive come “una bolla”: una vita apparentemente serena, fatta di agi e lezioni di piano, tra viaggi e quartieri esclusivi. Non proprio il Venezuela che stereotipicamente conosciamo, ma è in questa enorme gabbia che la difficoltà di accettare la propria omosessualità si fa enorme.
Ora fortunatamente quelle catene sembrano lontane ed è qui che fiorisce Arca. Come affermato da lei stessa, l’artista venezuelana non ama molto le etichette e per questo le piace definirsi come una “Diva Experimental”. Ad oggi possiamo dire che Alejandra sia tra i nomi più influenti del panorama musicale contemporaneo, un’artista di rottura che ha permesso a molti di aprire il proprio sguardo sul futuro di un certo tipo di musica, ma non solo. In poco tempo Arca è diventata portavoce e riferimento di un intero movimento che reclama a gran nome la libertà di espressione sessuale.
Dal punto di vista del suono, Arca rappresenta uno dei personaggi chiave dell’ondata elettronica denominata da Adam Harper Hi-Tech. Le proprie influenze artistiche riprendono l’attitudine elettronica futurista di alcune sperimentazioni degli anni ’90; non a caso gran parte della dose d’ispirazione è ovviamente arrivata dalle produzioni di Aphex Twin e Björk.
Ma arriviamo al dunque. Mancano pochissimi giorni dall’uscita dell’album, anche se l’artista ha già fatto assaggiare qualcosa di KiCk i al suo pubblico grazie ad alcuni estratti come Mequetrefe, Nonbinary e Time.
Ieri però è arrivato il feat che non ti aspetti. Esce KLK, singolo che vede la collaborazione con l’artista spagnola più forte del momento, Rosalía. Quest’ultima in realtà non è la sola a comparire nella tracklist dell’album: ad unirsi per la prima al mondo di Arca ci sono Shygirl, SOPHIE e nientepopodimeno che Björk.
Dunque cosa possiamo aspettarci di preciso da KiCk i? Impossibile saperlo, ma dal comunicato stampa l’ultimo album viene definito come la celebrazione di un faticoso viaggio alla ricerca della gioia, un percorso dalle numerose difficoltà con obiettivo il riconciliamento con il suo patrimonio venezuelano e la sua identità trans latina. L’intenzione quindi è quelle di lasciar esprimere ogni parte di sé, in un equilibrio sovrapposto di identità multiple.
Cosa dire di più. Arca, aspettiamo solo te.
Pingback : LE NUOVE USCITE DA ASCOLTARE QUESTO WEEKEND - Save The Tape