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«LA SOLUZIONE REBOOT» DI DAVIDE SHORTY E FUNK SHUI PROJECT: IL RISCHIO DI RIPENSARSI

la soluzione reboot uscite di

Ancora insieme, uguali ma diversi. Davide Shorty e i Funk Shui Project tornano a mescolare voce e suoni e a meno di un anno dall’ultimo lavoro ribaltano le scene con La Soluzione Reboot.

Uguali, si diceva. Ma di già sentito ci sono solo mezzo nome del disco, i titoli e i testi dei brani. Per il resto, quello che ha visto la luce alla mezzanotte tra giovedì e venerdì è un album completamente nuovo, diverso, ripensato. Un reboot, appunto: un riavvio che parte dall’input interiore di infilare un’altra svolta artistica per raggiungere un’idea musicale ancora più totalizzante e globale. Ecco cos’hanno fatto il cantautore, beatmaker e rapper di Palermo ormai radicato a London City e il collettivo torinese: hanno ripreso in mano il progetto La Soluzione e l’hanno riarrangiato da cima a fondo.

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Stanotte finalmente esce La Soluzione Reboot. È necessario oltre che doveroso per noi ringraziare di cuore tutti i fantastici professionisti che ci hanno permesso di affrontare questa nuova avventura, impreziosendo il nostro lavoro con il loro contributo: @daniele__fiaschi e @ciancaguitar per il comparto chitarre, @matteo_pontegavelli e @alessandroprestimusic per le trombe , @lorenzo.manfredini.music e @vito.trombone.scavo ai tromboni , con @roypaci come punta di diamante. @sanssoucismusic per le fantastiche voci messe a nostra disposizione, così come le capacità compositive di @lock_kb e @johnny_marsiglia con flow e liriche da maestro. @mocce31 al mixaggio e @elevenmastering al master, per aver fatto suonare meravigliosamente tutto questo. La grafica ovviamente ed immancabilmente è di @alegiorgini A mezzanotte leviamo l’ancora. #funkshuiproject #davideshorty @totallyimported @rcwaves @artistfirst.it @djangoconcerti

Un post condiviso da Funk Shui Project (@funkshuiproject) in data:

Scriverlo è facile e leggerlo sembra banale ma rimettere mano a un progetto finito e costruito con una logica che funziona significa rimettersi in discussione. Ti mette nelle condizioni di dover ritrovare un senso compiutamente nuovo a qualcosa che si era ormai cristallizzato nella tua testa così come in quello dei tuoi fan. Ti assumi il rischio di alterare qualcosa che per il tuo pubblico era sacro. E se fai il musicista, il pubblico è il tuo Dio. Ma chi fa arte non può temere nessuno e nemmeno se stesso, deve avere (o trovare) la resilienza per riascoltarsi o rivedersi, giudicarsi, misurarsi con il proprio lavoro e dipingere, se necessario, quadri diversi con gli stessi colori. La musica è creazione, che parta dal foglio bianco o da un brano da rimodellare. E allora ecco La Soluzione Reboot, edito per Totally Imported, distribuito da Artist First è fuori sulle principali piattaforme di streaming.

Si (ri)parte dagli stessi punti fermi che hanno cementato la forza del disco, il funk e il neo-soul che si ingarbugliano con l’hip hop “made in Shortyland” e i beat elegantemente arroganti come quello con Johnny Marsiglia in Solo con me. Di nuovo c’è che i campionamenti non ci sono più, hanno lasciato il posto a un sound ancora più organico e completo. Tipo: Jeremy sta accanto al suo basso, guarda Natty Due che beatboxa incastrandosi con gli strimpelli di Daniele Fiaschi mentre Joe Allotta rulla un po’ su tom e pesta con il pedale e pensa che in tutto questo una tromba sarebbe perfetta. Ma anziché campionarla, questa volta la vogliono mettere per davvero. Ed è andata più o meno così perché la vera, grande, novità è proprio Roy Paci, protagonista dell’inedito Carillon. Un brano fresco, da presa bene, dove le rime di Shorty ondeggiano insieme al trombettista siciliano, qui anche in versione cantante, impedendoti letteralmente di stare fermo.

Nel nuovo disco sgomita anche Reboot, il singolo che ha dato inizio al cambio “di connotati” de La Soluzione. Nato in pieno lockdown da pandemia, è il riflesso di ognuno di noi nello specchio dell’isolamento degli ultimi mesi, un sussurro di emozioni che ci rimembra la forza dell’unione nella singolarità del distanziamento.

La Soluzione Reboot è l’atto di coraggio dell’accoppiata Shorty-Funk Shui. Suona ancora più cool del suo alterego, più ricco e più maturo ed è la conferma che combinare il rapper e cantautore palermitano con i Funk Shui Project è la soluzione, appunto, per godersi un’atmosfera da luci soffuse e hype a mille che niente può inquinare. Nemmeno una pandemia.