Che BLCKEBY sia figlio di quella “no genre generation” di cui abbiamo ripetutamente parlato non è una novità. La conferma arriva con INNER, il nuovo long play del produttore romano fuori per Doubledoubleu, in cui agilmente passiamo dalle sognanti atmosfere downtempo di That night in middle June alla dinamicità delle bassline di Eyes Closed.
Districarsi ed emergere in un ambiente che sfida la categorizzazione musicale non è cosa facile, ma BLCKEBY supera questo concetto grazie ad un’apertura mentale tipica dei più esperti in materia, riuscendo a fare di ogni traccia un racconto introspettivo in cui la diversità dei generi aiuta a raccontare sentimenti, sensazioni, storie vissute in prima persona.
Abbiamo intervistato il giovane produttore ed approfondire l’argomento, per capire chi è davvero BLCKEBY, da dove arriva, dove vuole dirigersi e come vuole farlo. Per questo motivo abbiamo deciso di farci raccontare da BLCKEBY quali sono i producers che hanno influenzato la produzione di INNER.
MURA MASA
Alex Crossan è sbalorditivo. Penso davvero che possa arrivare a produrre qualsiasi genere musicale. Da quando l’ho scoperto su Soundcloud, dove credo fosse ancora un bedroom producer, non ha fatto altro che impressionarmi con tracce geniali infuse di R&B, elettronica, soul, hip – hop, trap, riddim… Davvero di tutto! Di lui mi piace la grande bravura nella composizione e negli arrangiamenti, dovuta alla sua natura di polistrumentista. Adoro i suoi due album (Mura Masa e R.YC.) ed il suo primo mixtape (Soundtrack to a death) ma forse il suo brano che porto nel cuore più di tutti è “Day23: Have Faith in Me”. Una gemma assoluta.
THE NEPTUNES
The Neptunes è un duo di formidabili producers che ha contribuito fondamentalmente alla mia formazione. Vorrei davvero che Pharrell Williams e Chad Hugo fossero i miei padrini musicalmente parlando. Tutto quello che hanno prodotto tra la fine degli anni 90 e la prima decade dei 2000 è iconico. Hanno lanciato e svoltato le carriere di moltissimi artisti come Kelis, Justin Timberlake, Gwen Stefani, Snoop Dogg… e sinceramente penso che abbiano davvero creato un determinato tipo di Hip-Hop davvero unico e inequivocabilmente riconducibile a loro. Scorrendo l’elenco di brani prodotti c’è l’imbarazzo della scelta: davvero non ne saprei scegliere una.
KAYTRANADA
Last Night Kevin Celestin saved my life. Il suo modo di interpretare il panorama soul-funk-disco è trainante ed ultra divertente. Mi piace veramente molto suonare dischi di Kaytranada! Credo che il suo modo di dare groove ai beats e di comporre i giri di basso sono le cose che mi hanno sempre fatto ammirare le sue produzioni. Il suo remix di Be Your Girl di Teedra Moses è un mio cavallo di battaglia.
APPARAT
The Devil’s Walk è il disco che mi ha fatto decidere di voler fare il producer di musica Elettronica. Ascoltare Candil de la Calle ricordo mi fece provare delle emozioni bellissime. Decisi di voler provare a comunicare i miei sentimenti, le mie passioni con la stessa intensità e profondità di come era stata fatta quella produzione. Sperimentazione Elettronica e Musicalità sono alcune delle qualità che mi hanno fatto innamorare di Sascha Ring come producer nel progetto Apparat, insieme a quella specialissima capacità di creare atmosfere eteree, incantevoli e fortemente emozionali. Altro punto che mi ha fortemente ispirato è la versatilità e cultura di un producer che sa muoversi con altrettanta maestria nel mondo della composizione per il clubbing undeground e l’elettronica “dance”. Lo ritengo uno dei miei “maestri”.
BONOBO
Anche qui, parlo di un’altro dei producer che ha sempre avuto il massimo della mia ammirazione. Simon Green è un artista incredibile: creatività, eleganza ed intelligenza. A partire dai primi album come Animal Magic e Days to Come posso dire di aver studiato a furia di ripetuti ed incessanti ascolti, molti dei suoi brani. Nothern Borders è un’altra delle pietre miliari tra gli album che hanno influenzato il mio producing. Bonobo ha un approccio da beat maker, con ampio contributo di sampling ed una cosa in particolare che ho sempre apprezzato tantissimo è la sua capacità di mescolare alla ritmica molte sonorità dal sapore orientale ed esotico per creare un mood unico.
SHLOHMO
Sono un amante folle di tutto quel panorama della musica elettronica che è cupo, scuro, introspettivo ed anche un po’ stravagante, volgarmente detto “viaggione”. Credo che Shlohmo ne sia uno dei maestri: il suo stile di produzione si è evoluto molto nel tempo con un inizio più “beat oriented” sulla scia dei maestri Flying Lotus e Ras G, per poi approdare a produzioni molto più complesse e particolari in cui mescola R&B, hip-hop sperimentale a reminiscenze metal e drum n bass. Il tutto creando atmosfere tenebrose, fosche, malinconiche ed a tratti tristi. Anche nel suo caso credo abbia creato uno stile molto personale e riconoscibile. Il suo ultimo album mi è piaciuto moltissimo ma ecco brani come Ten days of falling o Beams li vedrei benissimo in sottofondo come colonna sonora di alcuni momenti importanti della mia vita.
PC MUSIC
L’avanguardia e il “futurismo” sono altri ambiti della musica che mi affascinano molto. I producer di Pc Music come A.G. Cook, Danny L Harle, Kane West.. sono dei veri geni in grado di creare un sound incredibilmente unico ed innovativo. Le loro produzioni alle volte risultano davvero bizzarre e lasciano senza parole ( un mix di bubblegum dance, balearic trance, electro house, grime e happy hardcore) ma c’è sempre funzionalità e coerenza in tutti i tasselli che compongono i loro brani. D’altronde il pop 2.0 espresso ad esempio da Charli XCX nell’omonimo album è frutto del lavoro dietro le quinte di questi producer che si stanno imponendo nell’industria musicale proprio recentemente.