In America, dal Messico in giù si ascolta solo reggaeton. Giuro, l’ho sentito davvero dire e a ripensarci mi piange il cuore per tutta la bella musica in spagnolo e in portoghese esistente, ma che non viene abbastanza apprezza. Eccomi a colmare questa lacuna: ecco il nostro 7bello di artiste latinoamericane che non vi potete assolutamente perdere. Perché in America Latina non ci sono solo le famose regine del reggaeton come Karol G, Becky G (qualcuno poi mi spieghi questa passione per le G ) e Natty Natasha. Ci sono tantissime artiste che si dedicano ad altri generi: rock alternative, trap, indie pop, jazz. Riuscendo, oltretutto, a plasmare nuove combinazioni con il contributo della loro cultura, dei suoni delle loro terre, dei ritmi tradizionali e dei linguaggi della loro comunità, dando alla luce qualcosa di unico.
Nathy Peluso
Ok, Diva moment profetizza su se stessa Nathy Peluso (Natalia Peluso sulla carta) nella canzone Sandia quello che dice è proprio vero, è una Diva. La compositrice argentina è una delle maggiori esponenti dell’avanguardia musicale latina ed è una bomba d’energia. La sua musica fonda hip pop, jazz, soul , swing, salsa , rap e trap, generando ogni volta qualcosa di estremamente irripetibile perché lei non si dà etichette e crea ed evolve. I suoi testi sono fiumi in piena, arricchiti da neologismi, nuovi modi di dire, talvolta le sue parole sono da decifrare poiché risultano fuori dall’ordinario – ma il significato nascosto è sempre soddisfacente. Nel 2017 pubblica l’album Esmeralda e nel 2018 La Sandunguera. Nel febbraio di quest’anno è ritornata con il brano Business Woman, uno dei tanti esempi del suo talento e teatralità. Nathy Peluso è proprio l’orgoglio latino.
Natalia Lafourcade
È una delle maggiori esponenti dell’indie pop latino-americano. La cantante, compositrice, polistrumentista messicana ha vinto un Grammy e 5 Latin Grammy nel 2015 con il suo sesto album Hasta la Raiz, un’opera di ricerca sui suoi amori e dolori interiori. Natalia Lafourcade unisce rock, jazz, pop, folk e ritmi popolari. Le melodie che crea sono romantiche, dolci e in grado di portarti in luoghi ed epoche lontane. Nel 2017 pubblica Musas in collaborazione con il duo acustico Los Macorinos creando un vero e proprio omaggio al folklore messicano. Così come è anche Un canto por México (2020), una raccolta di canzoni volta a ricreare in studio l’atmosfera di un concerto benefico, tenuto dalla cantautrice per contribuire alla ricostruzione dopo il terremoto del 2017. In queste ultime canzoni Natalia Lafourcade è accompagnata da una grande orchestra di mariachi, grazie alla quale riesce a trasportarti in una immaginaria città messicana sotto una pacifica amaca a far siesta.
Lido Pimienta
La ricetta per fare Lido Pimienta è synthpop, musica folkloristica colombiana, punk e la ricca multiculturalità che le sue origini afro, indigene, canadesi e colombiane le concedono. Il merito di questa cantautrice e musicista nata in Colombia è quello di farti perdere nelle sue melodie nostalgiche, di suscitare immagini di colori e forme in una continua sperimentazione. La cantautrice è un’attivista queer e nei suoi testi tocca tematiche femministe, racconta poesie e storie: ne è un esempio il brano La Capacidad in cui narra di una relazione che la fa stare bene ma che le chiede anche di esser qualcosa che non è. Così Lido mette in chiaro che – solo perché è una donna – non vuol dire che si debba annullare, che debba mettere in secondo piano la sua realizzazione personale per chiunque altro. Quest’anno, inoltre, è uscito il suo ultimo album Miss Colombia in cui porta il suo estatico ibridismo a un livello superiore, unendo cumbia, elettronica e pop con testi espressivi della sua filosofia di vita. È davvero sensazionale, sento che non abbiamo ancora visto il meglio di lei, anche se già così non scherza.
Bratty
È il progetto bedroom pop/garage della diciannovenne cantautrice e chitarrista messicana Jenny Juàrez. Bratty inizia nel 2017, suonando in ristoranti e in vari concorsi musicali. Nel 2018 lancia un EP di debutto Todo està cambiando, una raccolta di 5 brani e un interlude dal sapore dream pop, indie rock, ancora un po’ acerbo ma pieno di freschezza giovanile. Le sue canzoni sono quei pezzi melanconici che da adolescente ti fanno rimuginare sulle tue sofferenze amorose, ma che ti aiutano anche a capire che ad un certo punto devi andare avanti e rialzarti. Il suo primo vero album è Delusiòn del 2019 che, a conti fatti, non è affatto una delusione anche grazie a una base più solida e matura rispetto ai lavori precedenti. Delusiòn è l’espressione del legame con le proprie illusioni; il brano più bello è, secondo me, Honey, No Estas.
Paola Navarrete
La cantante ecuadoriana dal debutto del suo album Ficciòn (2015) è una delle rappresentanti femminili della scena musicale alternativa dell’Ecuador. Paola Navarrete con la sua stupenda voce costruisce brani pop, con sofisticati suoni rock, jazz e folk. Il suo ultimo album è del 2018 e si chiama Verde Fugaz, molto più concettuale rispetto a quello precedente, arricchito da sonorità upbeat e pop alternativo, frutto di un’evoluzione più sicura e meno innocente della sua musica. In questo album mette in gioco la sua maturata creatività, sperimentando con sintetizzatori e batteria, ma lasciando sempre come fulcro la sua voce sottile e armoniosa a guida delle sue esecuzioni.
Y La Bamba
La musicista e cantautrice Elena Mendoza, fiera delle sue radici, con Y La Bamba riesce a tagliarsi uno spazio in cui essere se stessa e in cui celebrare il suo essere chicana, ovvero un’americana di origini messicane. Il suo più recente album è Mujeres, dove a partire dai racconti ereditati dalla sua famiglia e crea nuove narrative in cui lega la sua storia a quella del suo popolo, dando vita a un nuovo moderno femminismo chicano. La sua musica è una ricerca di sonorità tradizionali , folk e indie pop. L’album è una dedica a sua madre: «mi madre mìa ella es buena, mujer hermosa y guerrera inocente como la luz de la amanacer» ovvero mia madre, lei è buona, donna bellissima e guerriera, innocente come la luce dell’alba. Il suo brano più conosciuto è Ojos Del Sol in cui ci parla ancora di famiglia, amore, eredità e tutto ciò riesce a trasparire non solo attraverso le parole ma soprattutto attraverso la sentimentale melodia della sua chitarra.
YENDRY
Yendry Fiorentino l’avevamo vista a X Factor 6, dove si era fatta notare per la potenza della sua voce. La cantautrice, cresciuta tra Santo Domingo e Torino, ha riscoperto musicalmente le sue origini dominicane con il brano Barrio del 2019. L’Aprile di quest’anno fa uscire il pezzo Nena, che la fa conoscere ancora di più quando la famosa cantante colombiana Karol G l’ascolta davanti ai suoi fan, declamandone il talento. Nonostante stia ancora lavorando al suo album di debutto, nell’ambiente musicale latino-americano già è molto nota. Si auto definisce un mix culturale e vede questa sua caratteristica come il suo grande punto di forza. L’obiettivo della cantante è quello di trovare la propria dimensione, prendendo ispirazione dalle vibrazioni latine della sua famiglia ed inserendo percussioni e voci con un tocco elettronico. Qualcuno già la definisce la nuova Rosalia. In ogni caso ha pubblicato due soli brani e già fa parlare molto di sé, brava YENDRY! Entra di diritto nell’elenco delle nostre artiste latinoamericane preferite.
In foto: Nathy Peluso. Fonte.
Pingback : ARCA È L'ARTISTA DI CUI NON SAPEVI DI AVER BISOGNO - Save The Tape
Pingback : LOGO: ELETTRO-POP E SENTIMENTI CHE SONO UNA GUERRA - Save The Tape